LA MIA INDIA
Colori, rumori, profumi.. diciamo che l’India non ti può lasciare indifferente.
Tornata a casa tutto mi sembra tutto molto più spazioso, ordinato, pulito, calmo e sobrio rispetto a come me lo ricordavo.
Il primo mese ho viaggiato attraverso il Rajastan fino ad Agra e Varanasi per poi toccare Kathmandu in Nepal ed infine Bangalore nel sud dell’India.
Posti incantevoli, cibo favoloso, persone dagli occhi curiosi e svegli.
Ci sono stati alcuni luoghi che hanno catturato il mio cuore facendomi sentire una profonda sensazione di pace.
Uno di questi è stato Gadisar Lake, a Jaisalmer, che ho avuto la fortuna di vedere al tramonto, accompagnata dal ritmo incessante della campana di un tempio induista.
Per non parlare di Jama Masjid, la moschea a Delhi, dove varcando la sua soglia mi sono trovata in un ampio spazio ricoperto da tappeti, con stoffe bianche che creavano ombra e un’atmosfera indimenticabile.
E Varanasi, la mia preferita. Dove lungo il Gange, al tramonto, illuminata dalle pire (fuochi di cremazione) e dalla stupenda festa che ogni sera prende vita sulle gradinate del fiume ho respirato la profonda spiritualità dell’India.
Durante il secondo mese sono stata in un fantastico Ashram (AyurYoga Eco Ashram a Mysore) immerso nella natura a studiare meditazione, yoga e la sua filosofia.
La mattina una campana alle 4.30 ci suggeriva di svegliarci.. per poi cominciare la giornata meditando. Adoravo aprire gli occhi alla fine della meditazione perchè cominciavamo con il buoi della notte e terminavamo quando la luce dell’alba illuminava tutta la vegetazione e il fiume che scorreva di fronte alle nostre vetrate.
Un veloce the caldo, neti lota con acqua e sale (serve a pulire il naso per poter far meglio le respirazioni) e via.. la lezione di yoga cominciava alle 6.30 per terminare alle 9 con del cibo indiano che ci aspettava nella sala da pranzo.
Un fantastico Thali (Piatto unico indiano, che nel nostro caso era vegetariano. Composto generalmente da riso, chapati, verdure crude, verdure cotte e legumi).
Devo dire che era sempre squisito.
Dalle 10.30 alle 12 Swami teneva le sue letture sulla Bhagavad Gita. Con enfasi cercava di farci capire la nostra vera natura… più facile a dirsi che a farsi… ma adoravo le sue lezioni… ero come incantata!
Alle 13 Frutta! La papaya e il mango più deliziosi che abbia mai assaggiato.
E dalle 14 alle 16 Vinod ci insegnava le asana e i loro segreti :),
Ci siamo quasi.. la giornata era quasi finita… mancava solo l’ultima lezione di yoga con Sanjai dalle 16 alle 18 e l’ultima lezione di teoria che terminava alle 19… e finalmente… THALIII!!!
Un posto, compagni, insegnati e insegnamenti magici; ho sperimentato una pace ed un’armonia indescrivibili.
Ovviamente, come nella vita di tutti i giorni, ci sono stati anche momenti difficili, ma che come sempre, nascondevano doni preziosi… che ho preso e porto orgogliosamente dentro di me.
Grata alla vita e alle persone che mi sono vicino per avermi permesso questa bellissima esperienza.
Grata al “caso” per avermi fatto scegliere questo Ashram che mi ha dato insegnamenti che sono andati ben oltre alle mie aspettative.
Ancora oggi sono incredula di essere riuscita a trovare qualcosa di così autentico e vicino alla tradizione.
Ora sono qui a casa a scrivere queste righe di ricordi e a cercare di capire come portare questa esperienza nella mia vita di tutti i giorni.
Questa sarà la mia prossima avventura..
Namastè