CATAPLASMA D’ARGILLA

L’utilizzo dell’argilla è molto antico, tutti i popoli l’hanno sempre conosciuta come rimedio ad uso interno ed esterno.

Nell’argilla si trovano i sette metalli principali (argento, ferro, mercurio, stagno, rame, piombo e oro) contiene inoltre silice (43%), allumina (14%), biossido di titanio, sequiossido di ferro, ossido di calcio, magnesio, potassio, sodio, zinco, cromo, cobalto, selenio.

 

L’efficacia dell’argilla sta nella sua capacità d’assorbimento di tossine, veleni e dell’infiammazione presente nel corpo.

É stata verificata la sua potenza in laboratorio dove è stata somministrata la stessa dose di veleno a due topi. 

Uno è morto in pochi minuti mentre il secondo, che oltre al veleno aveva ingerito anche dell’argilla, è riuscito a sopravvivere.

Mi sento di dire poveri topini!! ma visto che ormai la frittata è fatta sono dei dati che ci possono essere utili per comprendere il valore di questo semplice e umile rimedio :),

 

L’argilla ha inoltre la capacità di rendere potabile l’acqua inquinata e di togliere odori e sapori chimici o di muffe.

Bastano 5 grammi di argilla per decolorare completamente 10 centimetri cubi di una soluzione di acqua a 0,1% di blu di metilene!!

 

Un’altra proprietà dell’argilla è di essere antibiotica.

Se ci pensi infatti l’argilla, quando è umida, è una terra grassa sulla quale non crescono erbe e non si trovano vermi.

Bene, dopo questa piccola ma intensa presentazione dell’argilla veniamo a noi!

 

Come e quando usare questo gioiellino?

In questo articolo voglio parlarvi di come usare l’argilla per uso esterno.

 

Essendo sterile, cicarizzante, assorbente, antitossica e antinfiammatoria la possiamo usare in caso di:

  • problematiche dell’apparato digerente (es. aerofagia, gastrite, bruciori di stomaco, colite, meteorismo, stipsi, diarrea, parassitosi, emorroidi, intossicazioni, somatizzazioni nervose)
  • infiammazioni dell’apparato genito-urinario (es. cistiti)
  • traumi, botte, contusioni, dolori articolari acuti, ferite, ustioni, eruzioni cutanee, foruncolosi

Possiamo pensare di utilizzare l’argilla anche in prevenzione, ovvero come detossificante periodico, visto il suo potere assorbente e antitossico.

Utilizzeremo il cataplasma (qui di sotto ti spiego come prepararlo) sulla pancia, zona dove risiendono la maggior parte delle nostre tossine, ripetendolo una volta al mese, tenendolo in posa per almeno un’ora.

 

L’argilla per uso esterno viene usata sotto forma di cataplasma d’argilla (tranne nei casi in cui dobbiamo trattare un foruncolo dove, per comodità,  la useremo direttamente applicata sulla pelle).

 

 

Il cataplasma d’argilla è molto comodo sia per non sporcarti d’argilla, ti assicuro che da togliere e antipatica, che per non intasare gli scarichi di casa!! 

 

Ti spiego quindi come prepararlo!

 

Materiali

– Ciotola non in metallo o plastica

– Cucchiaio non in metallo o plastica

– Rettangolo di carta da pacco della grandezza dell’addome o della parte da trattare

– Garza della grandezza della carta da pacco

– Telo di cotone

– Coperta calda

– Borsa dell’acqua calda

 

Modalità d’uso

• Addizionare all’argilla dell’acqua fino ad ottenere un impasto bello sodo (in commercio esistono anche tubi di argilla dove la trovi già miscelata con acqua pronta da utilizzare. Non è necessario che sia argilla verde ventilata, chiedi in erboristeria o in parafarmacia l’argilla più economica e nei sacchi più grossi che hanno perchè se ne usa parecchia. Io che sono minuta, per esempio, uso 7 mestoli da minestra per creare il cataplasma d’argilla per coprirmi la pancia)

• Stenderlo sulla carta da pacco con uno spessore di circa 1,5 cm.

• Sopra l’argilla appoggiare la garza.

• Appoggiare il cataplasma d’argilla sul ventre (in caso di problematiche genito-urinarie o gastro-intestinali) o sulla zona da trattare in modo che la pelle tocchi la garza.

• Con il telo di cotone avvolgere e stringere bene il cataplasma sulla zona interessata così da tenerlo fermo e ben aderente alla pelle (Attenzione a non lasciare vuoti d’aria)

• Coprire la zona con una coperta o una sciarpa di lana (è importantissimo dare calore per attivare il processo)

• Una volta terminato il trattamento BUTTARE VIA IL CATAPLASMA, non è riutilizzabile!

 

Spesso mi raccontano di impacchi di argilla fatti con la pellicola, sicuramente più comodo ma molto dannoso!

L’argilla assorbe le tossine della plastica e le trasporta nel nostro organismo, meglio evitare :),

É anche per questo che non si prepara il cataplasma l’argilla con ciotole o cucchiai di metallo o plastica.

 

Durata

Tenere l’impacco minimo un’ora. 

Una volta superata l’ora possiamo tenerlo quanto vogliamo tanto male non ci fa.

 

Avvertenze

– Non avere freddo neanche alle estremità (se compare durante il trattamentoscaldarsi con tisane e borse di acqua calda, se persiste sospendere)

– Non con le mestruazioni o in loro vicinanza

– Non dopo aver mangiato (aspettare 2/3 ore)

 

Bene, penso di avervi detto tutto, quindi non resta che provare!

Se hai dubbi o domande contattami 🙂